S.AGATA NELL'ARTE

LE OPERE DEI RAGAZZI

 

 

In nome di Agata hanno dato spazio alla fantasia e alla creatività. I temi sono quelli tradizionali, ma la forma è libera, così l’uso dei materiali e dei colori. Al concorso «Sant’Agata nelle feste e nel l’arte», iniziativa promossa dall’assessorato alla Pubblica istruzione, hanno partecipato 23 scuole - elementari e medie, e compresa una scuola dell’infanzia, la Brancati - e ben 106 allievi. Ognuno di loro ha ideato un quadro. Ha pensato ad un soggetto e al modo di realizzarlo con l’importanza e la bellezza che anche i bambini pensano si addica alla Patrona.

Per la Santa i piccoli catanesi hanno usato materiale povero, ma trasformato in oro e gioielli dalla sagacia della tecnica. Miracoli della carta pesta, dipinta d’oro e d’argento, e di bottoni variopinti che fingono gemme d’inestimabile valore.
Persino le corde, usate con perizia e dipinte, trasformano un disegno in un bassorilievo. Lavori in cui, attraverso i piccoli e chi li ha guidati, parla la tradizione. Ma parla anche l’amore per la Patrona, la sua importanza nell’immaginario dei «cittadini» più piccoli.

I lavori, in mostra al Museo diocesano, in piazza Duomo 8, ieri sono stati premiati alla presenza dell’arcivescovo Gristina, del direttore del museo don Salomone e del comandante dei vigili urbani Ranieri. I vincitori sono le scuole Battisti (classe V E), Corridoni (IV B), Giuffrida (Maria Librando, Eugenia Mirabella, IV C), Mascagni (Angelo Pidatella IIIC), Mazzini-Di Bartolo (Valentina Spampinato III D), Panni (Lucia Amantia II B), Malerba (V A/B), Fontanarossa (Leonardo Ofria, Rosario Ranno), Caronda (Serena Guerriera, Graziella Mita VA e B).

Ma sono state tante, ieri, le iniziative dedicate a Sant’Agata nella giornata della donazione: raccolta di sangue in piazza Duomo, e ancora l’esposizione delle candelore in cattedrale, a Sant’Agata la Vetere e a San Francesco all’Immacolata e ancora nella cripta di Sant’Euplio e nei luoghi del martirio. Al Borgo poi, nella chiesa a Lei dedicata, si è tenuta la tradizionale esposizione del Velo, uno dei momenti più sentiti dai fedeli agatini.