La scuola Cesare Battisti segnalata per il premio

AWARD di cooperazione europea.

 

 

 

 

 

Assieme alle scuole Istituto Comprensivo di Castellana Sicula (Palermo), Istituto comprensivo "G. Ponte" di Palagonia (Catania), Istituto Comprensivo "Manzoni" di Ravanusa (Agrigento), la scuola “Cesare Battisti” è stata segnalata dall’Ufficio scolastico regionale per la Sicilia al Ministero della pubblica istruzione per aver realizzato significative esperienze nell'ambito della cooperazione europea.

http://www.istruzione.it/buongiorno_europa/presentazione.shtml

 


 

 

 

Dettagliata motivazione della segnalazione per l’award

 

La scuola primaria “Cesare Battisti” di Catania,  membro U.N.E.S.C.O. e dell’ associazione internazionale di ricerca-azione I.C.P.I.C. (International council for philosophical inquiry with children), fin dall’anno 2000 si distingue per una particolare vocazione alla cooperazione trasnazionale, estrinsecatasi  con la partecipazione a molteplici iniziative sia nell’ambito del programma Socrates sia nell’ambito di attività di ricerca-azione in collaborazione con istituti educativi europei e internazionali.  Ciascuna delle iniziative transnazionali cui la scuola ha partecipato viene di seguito  brevemente riassunta con indicazione dei link su internet in cui trovare maggiori approfondimenti e documentazione.

1)      PARTECIPAZIONE AL PROGRAMMA ARION 00008,01 a LIMOGES  (FRANCIA) sul tema “Measures to prevent school failure - Actions d’éducation, de formation et d’insertion dans le cadre du festival international des francophonies en Limousin” (settembre 2000)  con presentazione del sistema scolastico italiano (scuola dell’infanzia e primaria) e partecipazione alla redazione del report finale;

2)      PARTECIPAZIONE AL PROGRAMMA COMENIUS 3.2  ES-71701-2001  “ECODIALOGO environmental education”, svoltosi in collaborazione con il Grup IREF (Barcellona, Spagna) nel maggio 2001  a Girona e presso il C.D. Battisti a Catania nel settembre 2001, dove è stato realizzato il 1° Corso internazionale di formazione di Philosophy for children per capi di istituto e docenti della scuole primarie, dell’infanzia e secondarie di primo grado delle scuole facenti parte dell’Osservatorio d’area Di.SCO. 1° Municipalità di Catania, coordinate dalla scuola C. Battisti, capofila) ;

3)      PARTECIPAZIONE, su invito,  ALLA 10° CONFERENZA ICPIC (International council for philosophical inquire with children) a Winchester (England) nel 2001 sul tema “CITIZENSHIP THINKING AND PHILOSOPHY FOR CHILDREN” per divulgare i risultati del programma Comenius 3.2  (curricolo di educazione ambientale attraverso la philosophy for children) e stabilire nuovi contatti di cooperazione e ricerca-azione internazionali;

4)      PARTECIPAZIONE, su invito, alla 10° CONFERENZA  INTERNATIONALE SUL PENSIERO ad Harrogate (England) nel 2002 sul tema “CHANGING MINDS”  per divulgare i risultati del programma Comenius 3.2 (curricolo di educazione ambientale attraverso la philosophy for children) e stabilire nuovi contatti di cooperazione e ricerca-azione internazionali;

5)      PARTECIPAZIONE, su invito,  ALLA 11° CONFERENZA ICPIC “CHILDREN AND ADULTS: A PHILOSOPHICAL ENCOUNTER” svoltasi a Varna (Bulgaria) nel 2003 con presentazione della relazione multimediale in lingua inglese “The Ecodialogo project at the  Cesare Battisti school”. Si veda il link: http://www.battistix.it/progetti/varna/varna01/varna2003.htm ;

6)      PARTECIPAZIONE, su invito, ALLA 11° CONFERENZA INTERNAZIONALE SUL PENSIERO “Creating the future: paradigm shifts in all disciplines” svoltasi a Phoenix (Arizona) nel 2003  per divulgare i risultati del programma Comenius 3.2  (curricolo di educazione ambientale attraverso la philosophy for children) e stabilire nuovi contatti di cooperazione e ricerca-azione internazionali;

7)      PARTECIPAZIONE, su invito della scuola coordinatrice inglese, AL PROGRAMMA COMENIUS 1 Progetto scolastico “Let’s play our traditional games! (a.s. 2003/04). Il programma è stato approvato e sovvenzionato dall’Agenzia nazionale Socrates. Si è svolto nell’a.s. 2003/04 ed ha coinvolto - oltre al C.D. “C. Battisti” - istituzioni scolastiche inglesi, spagnole, norvegesi e tedesche. Attraverso la realizzazione delle attività progettuali, gli alunni hanno approfondito la conoscenza della cultura di vari paesi europei (in particolar modo i giochi tradizionali infantili), realizzando prodotti multimediali e entrando in corrispondenza con i coetanei norvegesi, spagnoli, tedeschi e inglesi mediante l’uso della lingua inglese. Docenti e capo d’istituto hanno avuto la possibilità di visitare le istituzioni scolastiche inglesi, norvegesi, spagnole approfondendo sia la conoscenza dei sistemi educativi europei sia la pratica della lingua straniera in contesti educativi. E’ stata realizzata una monografia multimediale dell’esperienza svolta, inviata anche al C.S.A. di Catania. Per maggiori approfondimenti:  http://www.battistix.it/progetti/comenius/comenius00.htm ;

8)      PARTECIPAZIONE, su invito, AL “THE EDWARD DE BONO SEMINAR”  e alla 5° CONFERENZA INTERNAZIONALE “THE FIFTH INTERNATIONAL CONFERENCE ON CREATIVE THINKING” per la disseminazione del curricolo “The Ecodialogo project at the Cesare Battisti school” (Università di Malta, 2004);

9)      ORGANIZZAZIONE DEL 1°  WORKSHOP INTERNAZIONALE “PERCHÉ INSEGNARE FILOSOFIA AI BAMBINI?”  per docenti e genitori tenutosi nel marzo 2005 presso il C.D. Battisti  dal professor Walter Kohan in collaborazione con l’Università statale di Rio de Janeiro (Brasile), la Facoltà di scienze dell’educazione Università di Catania e il Comune di Catania (vedi link: http://www.battistix.it/progetti/kohan/kohan01.htm );

10)      ORGANIZZAZIONE DEL 2° WORKSHOP INTERNAZIONALE “PERCHÉ INSEGNARE FILOSOFIA AI BAMBINI?” tenutosi nel gennaio 2006 presso il C.D. Battisti  dal professor Walter Kohan e dalla professoressa Adriana Fresquet in collaborazione con l’Università statale di Rio de Janeiro (Brasile), la Facoltà di scienze dell’educazione Università di Catania. Vedi link:  http://www.battistix.it/progetti ;

11)      PARTECIPAZIONE, su invito della scuola norvegese coordinatrice, al PROGRAMMA COMENIUS 1 Progetto scolastico “LEARNING THROUGHOUT EUROPE” in collaborazione con istituzioni scolastiche norvegesi, svedesi, finlandesi, turche e lituane (a.s. 2006/07), progetto focalizzato sull’apprendimento delle lingue straniere (inglese) e lo sviluppo delle competenze informatiche e multimediali.  Dal modulo di candidatura: “Lo sviluppo delle nuove tecnologie impone nuove domande educative alle scuole unitamente alla necessità di sviluppare risposte e soluzioni pedagogiche all’interno di un dialogo di respiro europeo. La rete di scuole europee intende approfondire riflessioni teoriche e soluzioni pratiche sul tema dell’apprendimento favorito dalle tecnologie multimediali. La realizzazione e lo sviluppo del progetto saranno un’occasione per migliorare  le capacità di comunicazione educativa delle singole comunità scolastiche partecipanti al progetto. Pur tenendo presenti le conquiste già maturate nella riflessione pedagogica e i suggerimenti provenienti dall’interpretazione dei report statistici dell’OECD, i partecipanti al presente progetto intendono sperimentare un confronto ulteriore sfruttando l’opportunità del partenariato europeo per ricostruire un quadro unitario dei processi di apprendimento che si realizzano nella scuola attraverso il supporto dell’information tecnology. Alunni e docenti delle comunità scolastiche entreranno in contatto, superando le barriere della distanza, e svilupperanno relazioni sociali ed educative all’interno di una rete che si sviluppa spaziando dal nord al sud dell’Europa. Successivamente, si struttureranno occasioni per mostrare vicendevolmente le “buone prassi” sviluppate all’interno delle scuole partecipanti in ordine all’uso delle nuove tecnologie educative, uso destinato alla produzione di ricostruzioni personali di quanto appreso (cultura) da argomentare/condividere con gli altri. Si realizzerà un sito web su cui pubblicare le news provenienti dalle scuole e attinenti il progetto e che diverrà – per tutti i ragazzi europei partecipanti al progetto - lo strumento per pubblicizzare l’acquisizione di competenze attraverso l’information tecnology e l’utilizzo della lingua franca….” Il progetto scaturisce dalla reiterazione delle buone prassi attuate nel precedente Comenius 1 “Let’s play our traditional games!”, a cui aveva già partecipato la scuola Battisti unitamente all’istituto coordinatore (la Kleppe skole di Askoy). Il progetto è in corso di valutazione presso l’Agenzia  nazionale Socrates.

 

 

 

 

Descrizione della particolare situazione di svantaggio in cui si trova l’istituto

 

Pur essendo in posizione centrale rispetto al tessuto urbanistico della città di Catania, il quartiere di San Cristoforo,  in cui sorge l’istituto scolastico, non è ancora stato coinvolto appieno nello sviluppo economico, sociale e culturale dell’intero centro urbano. Anche nel corso dell’ultima inaugurazione dell’anno giudiziario, il rione compare nell’elenco dei quartieri vivaio della criminalità minorile, con un’altissima percentuale di ragazzi seguiti dal Tribunale Minorenni, dall’Ufficio Minori degli EE.LL. , dagli Uffici di  Assistenza Sociale e dell’AUSL. La relazione di inaugurazione dell’anno giudiziario 2006 ricalca quella del 15 gennaio 2005 :  ” GIUSTIZIA MINORILEIl Presidente del Tribunale Emanuele Geraci e il Procuratore della Repubblica dr. La Rosa all’unisono riferiscono: “La circoscrizione è una delle più travagliate d’Italia. Qui la criminalità minorile, di minori italiani, presenta aspetti da primato nazionale, qui la domanda di giustizia civile è vasta, crescente, impellente; qui i servizi sociali sono in tale stato da rendere necessarie defatiganti supplenze ” (Pres. Geraci, relazione pag. 3). “Ancora in aumento il numero di ingressi in  C.P.A., passati dai 218 del periodo 2001/2002 e dai 234 dello scorso anno a 236: numero elevatissimo che conferma il triste primato che spetta in proposito al distretto di Catania rispetto ad altri distretti anche siciliani…Anche per  il periodo in considerazione solo 7 dei minori arrestati sono stranieri mentre tutti gli altri risultano essere siciliani. Circostanza, questa, che conferma la inadeguatezza (e , in talune realtà, inesistenza) di validi interventi delle amministrazioni locali per prevenire i fenomeni di criminalità minorile. Nell’ambito di tali ingressi il numero dei catanesi tratti in arresto è pari ad oltre i 2/3 del totale (147), la maggior parte dei quali provenienti dai quartieri di San Cristoforo, (…)” (Proc. Rep. La Rosa, relazione pag. 7). Sullo sfondo i versi di Dante (Inferno, III – 1/9) che tratteggiano l’accesso all’Inferno… “ Per me si va ne la città dolente…Lasciate ogni speranza, voi ch’entrate ”. Catania come porta di accesso all’inferno minorile, come crogiolo di criminalità minorile pronta a riversarsi, dopo le opportune esperienze, nel tessuto criminale vero e proprio dei clan delle mafie locali.”

Il territorio è caratterizzato da:

         alto indice demografico;

         presenza di nuclei familiari di immigrati (prevalentemente extracomunitari);

         forte esodo verso i nuovi quartieri di edilizia popolare della periferia catanese, anche se permangono forti legami tra nuclei emigrati e nuclei parentali rimasti nel quartiere;

         altissima percentuale di analfabetismo primario e di ritorno;

         codice linguistico prevalentemente dialettale;

         altissima percentuale di disoccupazione, occupazione precaria, lavoro minorile e lavoro nero in particolare per le donne;

         carenti strutture edilizie e ritardi istituzionali nei piani di recupero di zona;

         poca cura per la pulizia e l’ordine della cosa pubblica;

         mancanza di spazi ricreativi alternativi alle sale giochi, bar e sedi di partiti politici (quali attrezzature sportive, verde pubblico, teatri, cinema, biblioteca, ecc…);

         disagio familiare.

In conseguenza di questo quadro sociale, nel quartiere sono frequenti i casi di insuccesso scolastico e di abbandono. Ciò è testimoniato dal numero consistente di famiglie segnalate ai servizi sociali, sia per questioni di assistenza sia per motivi relativi alla frequenza scolastica saltuaria o inesistente dei loro figli. Le ragazze appaiono particolarmente “a rischio”, poiché vivono spesso in condizioni di emarginazione: molte di loro lasciano prematuramente il nucleo familiare originario per andare a convivere “more uxorio” con loro coetanei.

La carenza di spazi verdi, palestre e qualsiasi genere di accoglienza che possa favorire l'integrazione sociale creano una peculiare condizione di degrado, che, unita agli episodi di  criminalità (omicidio, furto, spaccio di droga) presenti nella zona, rende il rischio di emarginazione e sofferenza dei minori estremamente alto.

In questo contesto, il personale educativo della scuola ha ritenuto estremamente utile aprirsi verso nuove realtà educative, quali sono quelle europee. Le attività progettuali hanno senza dubbio permesso agli alunni e alle loro famiglie, che hanno partecipato con interesse,  di ampliare il proprio orizzonte culturale ed esperenziale