Nella I
Municipalita’ della città di Catania (quartieri San Cristoforo,
Angeli Custodi e Fortino) opera l’Osservatorio integrato d’area
per la prevenzione e il recupero del disagio minorile e della
dispersione scolastica che comprende i Circoli didattici “Cesare
Battisti”, “Caronda”, “Livio Tempesta” e gli Istituti
comprensivi “Andrea Doria” e “Amerigo Vespucci”.
L’Osservatorio svolge la propria attività nella zona del centro
storico catanese, avendo come contesto di riferimento un
territorio che necessita di particolare attenzione e impegno da
parte delle istituzioni locali: i quartieri di San Cristoforo,
Fortino, Angeli custodi. Si tratta di territori tristemente
alla ribalta nazionale per il costante alto indice di
criminalità minorile. Anche nel corso dell’ultima inaugurazione
dell’anno giudiziario, i rioni di San Cristoforo e Angeli
Custodi compaiono nell’elenco dei quartieri vivaio della
criminalità minorile, con un’altissima percentuale di ragazzi
seguiti dal Tribunale dei Minorenni, dall’Ufficio Minori degli
EE.LL. , dagli Uffici di Assistenza Sociale e dell’AUSL: “In
proposito va poi rilevato che il 41% dei minori arrestati
risulta inadempiente all'obbligo scolastico, mentre solo un
terzo della bassa percentuale dei minori arrestati occupati
lavorativamente risulta impegnato in contratti di apprendistato
di un mestiere o borse – lavoro (i due terzi svolgono attività
saltuarie di venditore ambulante, posteggiatore o lavaggista o
garzone o operaio generico o altre che non assicurano alcuna
qualificazione né richiedono abilità).
Alla luce di tali dati si
ribadisce lo stretto collegamento tra criminalità minorile e
inadempienza scolastica e mancata formazione nel lavoro, con la
conseguente necessità di potenziare interventi di controllo e
promozione della scolarizzazione e, altresì, di investire in
attività socializzanti e stimolanti anche al fine di prevenire
la devianza minorile, oltre che in opportunità di lavoro
qualificato.
.. il numero di 199 arresti di
minori di italiani nel 2005 resta ugualmente altissimo rispetto
al territorio nazionale, tanto da far tristemente mantenere al
CPA di Catania la seconda posizione in Italia per numero di
ingressi di ragazzi italiani arrestati (la sesta posizione per
numero complessivo d'ingressi includente ragazzi stranieri
arrestati il cui numero è assai più alto in altre regioni
italiane).”
Le istituzioni scolastiche dell’Osservatorio,
attraverso la sottoscrizione in data 30/9/05 dell’accordo di
rete, si sono impegnate a:
v
promuovere
una cultura e una pratica educativa di contrasto alla
dispersione scolastica favorendo la strutturazione del sistema
formativo integrato nei quartieri di San Cristoforo, Angeli
Custodi e Fortino;
v
mantenere un
raccordo sistematico con l’Osservatorio provinciale anche
attraverso il docente referente all’uopo designato dal
competente Ufficio scolastico provinciale.;
v
garantire il
raccordo permanente in termini di continuità educativa in senso
verticale e orizzontale con le scuole della rete e le altre
agenzie educative del territorio;
v
raccogliere
dati qualitativi e quantitativi per il monitoraggio dei bisogni
formativi della comunità e per orientare in modo razionale,
efficace e produttivo lo sviluppo delle azioni e delle politiche
educative;
v
monitorare il
numero degli alunni che completano il percorso di istruzione
obbligatoria e il numero degli alunni che rientrano nel fenomeno
della dispersione scolastica in termini di frequenza irregolare,
evasione, abbandono, fornendo i relativi dati alle banche dati
provinciale e regionale;
v
socializzare
e pubblicizzare le azioni realizzate;
v
elaborare,
attuare e valutare progetti istituzionali e interistituzionali
per la garanzia del successo formativo e per il recupero della
dispersione scolastica;
v
realizzare
corsi di formazione per docenti e operatori dell’Osservatorio.
Sede
dell’Osservatorio territoriale è il Circolo didattico “C.
Battisti” e coordinatore di esso è il relativo dirigente
scolastico pro tempore. Presso l’Osservatorio territoriale opera
un comitato tecnico-operativo, responsabile dell’operato
dell’organo, composto dai dirigenti scolastici delle scuole
aderenti alla rete. Il comitato si riunisce, giusta convocazione
del coordinatore, entro il 15 ottobre di ciascun anno. In
quella sede, viene stabilita l’organizzazione e si programmano
le attività da realizzare nel corso dell’anno scolastico.
L’Osservatorio vive ed opera grazie all’impegno dei capi di
istituto - che si riuniscono periodicamente nel corso dell’anno
scolastico per definire, organizzare e monitorare le azioni da
intraprendere - e dei docenti referenti interni ed esterni,
questi ultimi incaricati dall’Ufficio scolastico provinciale
Le
percentuali relative alla dispersione scolastica (calcolate
prendendo come base di riferimento gli alunni iscritti) sono le
seguenti (dati aggiornati all’a.s.2004/05):
C.D. CESARE BATTISTI
|
0,4% |
C.D. CARONDA
|
3% |
C.D LIVIO TEMPESTA
|
3% |
I.C. ANDREA DORIA
|
15% |
I.C. AMERIGO VESPUCCI
|
12% |
Nell’anno
scolastico 2006/07, l’Osservatorio ha ritenuto obiettivo
prioritario la definizione di accordi di rete tra le scuole
dell’Osservatorio e anche con gli Enti presenti sul territorio,
volti a ottenere risorse economiche per l’attuazione di progetti
di carattere laboratoriale destinati a genitori e ragazzi e
caratterizzati dal miglioramento dell’offerta formativa e
dall’ampliamento del tempo scuola. Particolare interesse – sia
per i risultati raggiunti, sia per il livello di partecipazione
mostrato dal territorio – ha riscosso il progetto P.O.R. “I
ragazzi dell’aquilone” realizzato in due annualità dalle scuole
dell’Osservatorio, grazie ai fondi europei assegnati
dall’Assessorato alla Pubblica istruzione della Regione Sicilia. Le azioni
realizzate all’interno del progetto sono state finalizzate a:
- garantire
a tutti gli alunni pari opportunità di crescita e di
realizzazione personale;
- innalzare
la qualità dei percorsi di integrazione della disabilità;
- favorire
l'acquisizione di competenze e abilità per promuovere la
pluralità delle intelligenze negli alunni disabili;
-
potenziare e valorizzare le capacità dei bambini in contesti di
apprendimento meno formalizzati;
-
promuovere adeguate forme d'integrazione socio-relazionale in
momenti extracurriculari;
-
incrementare la motivazione al successo formativo tramite l’uso
di mediatori didattici centrati sugli interessi specifici del
bambino;
- favorire
il coinvolgimento delle famiglie con la creazione di specifici
spazi di riflessione e confronto educativo;
-
migliorare la professionalità dei docenti coinvolti nel progetto
di integrazione;
- creare
produttivi raccordi scuola-famiglia-territorio nella prospettiva
di una costruzione integrata del "progetto di vita" del minore
disabile.
Più di un
centinaio di alunni sono stati coinvolti – in orario pomeridiano
– nella attività laboratoriali di musica. drammatizzazione,
gioco-sport ed educazione ambientale. Anche i docenti hanno
potuto usufruire di attività formative a loro dedicate: in
particolare si è approfondita la tematica della Philosophy
for children, proposta educativa per lo sviluppo del
pensiero critico nelle giovani generazioni. Per le famiglie sono
state proposte misure di accompagnamento quali il corso di
formazione “Viaggio nell’immaginario” in cui le famiglie sono
state stimolate a riflettere sui compiti propri del ruolo
genitoriale e sulla collaborazione necessaria tra famiglia e
istituzione scolastica.
Negli anni
scolastici 2005/06 e 2006/07, l’Osservatorio ha ritenuto
opportuno invitare i rappresentanti delle istituzioni ad
incontri di strutturazione di politiche per il territorio
concertate. Hanno raccolto l’invito l’Assessore all’ecologia e
ambiente del Comune di Catania, la Coordinatrice ed i
responsabili del centro sociale, l’Assessore all’edilizia
scolastica del Comune di Catania, il Dirigente dell’Ufficio
scolastico provinciale. Sono state esposte le problematiche
relative ai vari settori e presi accordi per la realizzazione di
progetti integrati. Da segnalarsi inoltre la collaborazione
fornita all’Osservatorio d’area dall’Osservatorio provinciale e
dall’Ufficio scolastico regionale, che ha finanziato un progetto
di supporto all’osservatorio.
Altra
iniziativa intrapresa dall’Osservatorio nell’anno scolastico in
questione è stata quella dell’ascolto dei genitori, che hanno
più volte richiesto il potenziamento del servizio scolastico
pubblico. Infatti, a fronte di circa duemila alunni obbligati,
nel quartiere San Cristoforo esiste una sola scuola secondaria
di primo grado e nessuna scuola secondaria superiore.
All’interno dell’Osservatorio, le famiglie del quartiere -
riunitesi nel comitato “Più scuola meno cronaca nera” - hanno
elaborato una proposta per il miglioramento del servizio di
istruzione pubblica nei quartieri di San Cristoforo, Fortino,
Angeli custodi della città di Catania, in cui si richiede la
trasformazione dei circoli didattici del territorio in istituti
comprensivi in modo da poter offrire ai ragazzi l’opportunità di
frequentare la scuola dell’obbligo senza essere costretti a
spostarsi dal proprio quartiere. La proposta, unitamente alla
richiesta di non procedere a dismissione degli edifici in
affitto adibiti a scuola dell’obbligo nel quartiere e alla
istituzione di una scuola secondaria superiore
con
più indirizzi (istituto tecnico industriale, istituto tecnico
nautico, istituto tecnico commerciale, liceo psicopedagogico), è
stata portata all’attenzione dell’Assessorato alla pubblica
istruzione del Comune di Catania e di tutti gli altri organi
interessati nel processo di dimensionamento, a tutt’oggi
purtroppo ancora in via di definizione.
Per l’anno
scolastico 2007/08, l’Osservatorio prevede di analizzare in
modo sistematico il fenomeno della dispersione scolastica
richiedendo al servizio anagrafe dell’Ente locale i dati
relativi alla fascia degli obbligati alla frequenza alla scuola
dell’obbligo domiciliati nei quartieri in oggetto. La banca dati
verrà elaborata per verificare l’esistenza di casi di evasione
totale all’obbligo scolastico e di porre in essere rimedi – in
collaborazione con gli enti preposti sul territorio – per
sottrarre i ragazzi alla scuola della criminalità organizzata.
Si segnala altresì che l’Osservatorio d’area
collabora con i seguenti enti di formazione di rilevanza
nazionale ed internazionale;
Ø
l’Università
di Bergamo;
Ø
ICPIC (international council for philosophical inquiry with
children);
Ø
IREF GROUP (innovation and research for the teaching of
philosophy, Barcelona, Spain);
Ø
Institut de pratiques philosophiques (Paris, France).
Palermo, 7 marzo 2007
La
coordinatrice dell’Osservatorio
Maria Paola
Iaquinta
dirigente
scolastico del Circolo didattico “C. Battisti” di Catania